Comfort acustico. Parliamone.
Il successo di attività commerciali come bar e ristoranti dipende anche dal senso di benessere che si offre agli avventori.
In fase di progettazione si presta moltissima attenzione alla suddivisione degli spazi, all’interior design, all’impiantistica, alla climatizzazione, al consumo energetico e, last but not least, alla offerta gastronomica.
Molto spesso però si trascura un aspetto quasi più importante degli altri : garantire un adeguato comfort acustico e ambientale annullando lo sgradevole effetto determinato dai rumori, quelli delle attrezzature, quelli provenienti dall’esterno e, soprattutto, quelli causati dal vocio della clientela. Quest’ultimo è uno degli appunti che più frequentemente troviamo nelle recensioni on line sui ristoranti, infatti il disagio dovuto ad una pessima acustica che fa rimbombare le voci finisce per superare il piacere per un’ottima cucina.
L’isolamento acustico tra l’altro è anche regolamentato dalla Legge 447/1995 sull’inquinamento acustico e dal DPCM 5 dicembre 1997 che determina i requisiti acustici passivi degli edifici. Le norme infatti definiscono i valori, minimi e massimi in Decibel (dB), degli edifici riguardanti il rumore tra differenti unità immobiliari, il rumore esterno, il rumore da calpestio e infine quello dovuto ad impianti a funzionamento continuo o discontinuo.
La normativa quindi chiarisce quali sono i punti di maggiore dispersione sonora, in modo tale da agire efficacemente su pareti perimetrali, pareti divisorie e soffitto.E’ importante definire la differenza tra assorbimento e isolamento acustico.
L’assorbimento acustico fa “decadere” rapidamente l’energia sonora (si utilizzano materiali fonoassorbenti per migliorare la qualità acustica all’interno); l’isolamento acustico ostacola il propagarsi del rumore (si utilizzano materiali fonoisolanti per attutire rumori provenienti dall’esterno).
Ma come coniugare il comfort acustico con l’estetica?
Spesso si pensa che l’estetica del proprio locale possa essere pregiudicata dall’adozione di sistemi fonoassorbenti.
In realtà oggi esistono tantissime soluzioni che permettono ad architetti ed interior designer di “sbizzarrirsi” in totale libertà.
Ne proponiamo due, entrambe di facile applicazione:
– controsoffitti ad isola, sospesi al plafone esistente con ganci metallici; i materiali fonoassorbenti di cui sono composti, hanno anche la capacità di migliorare l’aria interna dell’ambiente e sono facili da pulire
– pannelli decorativi acustici alle pareti, in alcuni casi con possibilità di incorporare illuminazione a led
Naturalmente occorre rivolgersi ad un esperto in acustica che farà gli opportuni calcoli per determinare il riverbero ottimale e suggerirà dove e con quanti pannelli intervenire.
Volete approfondire il tema? Noi di Arco Contract Solutions siamo a vostra disposizione per verificare con voi la migliore soluzione.