Sostituire la caldaia con una pompa di calore

La sostituzione dell’attuale sistema di riscaldamento (caldaia tradizionale o a condensazione), in genere funzionante con combustibile fossile (metano o gasolio), con un sistema a pompa di calore, non è così scontata e non sempre possibile.

Per sapere se si può e se è conveniente la sostituzione occorre fare una diagnosi energetica dell’immobile e degli impianti attuali.

L’analisi si concentrerà su questi punti:

• I radiatori esistenti – possono erogare una potenza sufficiente per soddisfare il fabbisogno termico dell’edificio con una temperatura di mandata inferiore (circa 50°) ?
• Il sottosistema di distribuzione – può sostenere una portata superiore al radiatore ?
• Le temperature giornaliere nelle 24 ore parametrate ai 365 giorni anno – la resa termica ipotizzata a progetto deve avvicinarsi il più possibile a quella della pompa di calore nelle reali condizioni di lavoro e alle temperature esterne riscontrate
• I volumi di accumulo inerziale – le fasi di ON/OFF che sono controproducenti per il funzionamento della pompa di calore, possono essere ben gestiti con un giusto calcolo dei volumi di accumulo
• L’involucro dell’edificio – se non fosse ottimizzato, potrebbe essere difficile soddisfare i fabbisogni dell’edificio a causa di una eccessiva dispersione termica sia in inverno che in estate. Sono elementi disperdenti: il tetto o la soletta che separa il piano abitato dal tetto, gli infissi, le pareti. Ciascuno di questi elementi, contribuisce all’isolamento dalle temperature esterne sia d’estate che d’inverno.
• Tempi di ammortamento – in quanto tempo si recupera l’investimento, cambiando la caldaia con una pompa di calore ?

Installazione Pompa di Calore

La condizione ideale per l’installazione di una pompa di calore che avrà alti rendimenti e costi di gestione contenuti è quella di un immobile posto in una località con inverni per lo più miti (raramente sono 0°), in cui avremo correttamente dimensionamento il volume inerziale e in cui avremo installato un impianto fotovoltaico con batterie di accumulo.

In merito a quest’ultimo aspetto, un impianto fotovoltaico correttamente dimensionato e  supportato da un sistema di batterie di accumulo, consente di abbattere i costi di funzionamento della pompa di calore nell’arco delle 24 ore e anche nelle giornate di scarso irraggiamento solare.

Non ultima la possibilità di utilizzo della pompa di calore anche per il raffrescamento dell’edificio collegandola con delle unità di raffrescamento interne già esistenti, se compatibili, o appositamente installate, nonché per la produzione di acqua calda sanitaria.

L’invito è naturalmente di affidarsi a tecnici competenti e specializzati che sappiano valutare tutte le variabili in gioco.